venerdì 21 ottobre 2011

11 Settembre....il viaggio prende vigore

La mia seconda mattina in Russia, non comincia nei migliori dei modi!! Purtroppo tutta la notte ha piovuto e speravo che al mattino smettesse, ma così non è stato con un cielo basso e grigio. Mi sento ancora frastornato dall'entrata in questo enorme paese, con una lingua a me incomprensibile e con i russi che non parlano una benchè minima parola in inglese e a dirla tutta, neanche si sforzano a capire ciò che chiedo, neanche gesticolando o disegnando la mia richiesta (non fate facili battute :) ). Questo mi manda sù i nervi, perchè ok non conoscere l'inglese, ma almeno sforzarsi come facciamo noi nella maggior parte dei casi e capire, mi sembra il minimo. Comunque dopo svariati tentativi, lascio perdere la richiesta della carta d'immigrazione ed in compenso, faccio una colazione pessima, con una specie di omelet ed un caffè, fra il turco e l'americano....non aggiungo altro!!!
Mi faccio forza, scaldo la moto completamente bagnata, mi copro per bene ed inizio a viaggiare, seguendo le indicazioni del mio navigatore e capendo, guardando gli altri mezzi, a quale velocità bisogna andare più o meno, poichè i cartelli stradali che indicano i limiti di velocità, sono del tutto assenti ed il classico mega cartello che si trova dopo la frontiera, non esiste!!! I limiti di velocità è buona cosa rispettarli da queste parti, perchè sia leggendo su varie guide e sia parlando con altre persone, sembra che la polizia russa sia alquanto corrotta, il chè vuol dire, in caso ti fermano ed hanno o meno, qualcosa da contestare è molto probabile che ti chiedano soldi per lasciarti andar via......meglio stare tranquilli in questi casi!!!
La strada oggi non è male, stranamente è ben asfaltata ed i paesaggi che mi circondano sono piacevoli. In alcuni tratti, sembra di stare quasi nelle zone del Comacchio, poichè vi sono molti corsi d'acqua e fiumi, con zone paludose, caratterizzate dalla tipica vegetazione.


Da come si può vedere in foto, il brutto tempo ha lasciato spazio ad un piacevole sole ed una temperatura mite....si viaggia bene ed i chilometri scorrono abbastanza velocemente.
Purtroppo, dopo aver fatto l'ennesimo rifornimento, aver controllato la pressione alle gomme e acquistato l'adesivo della Russia da poter attaccare sulle mie borse, il contakm inizia ad impazzire, oscillando vistosamente la lancetta. Decido di fermarmi, sperando che sia la corda rovinata (per fortuna ne ho una con me di riserva) e non il meccanismo meccanico solidale alla ruota anteriore. Cambio la corda, sembra ok, rimonto tutto ed il difetto permane....dopo pochi km, non funziona più, il trip digitale si ferma, in poche parole è tutto fermo. Dopo tanti km, si doveva rompere proprio quì, in mezzo alla Russia, senza sapere a quanto vado, i km percorsi, le medie sui consumi ecc. Li per lì ci rimango male, poi penso 'meglio questo che un danno meccanico'. Per la velocità e km mi affido al navigatore e per i cambi dell'olio, basta fare qualche calcolo a fine giornata ed effettuare una stima.
Lungo la strada incontro una città di nome Elista, piccola porzione di Mongolia in Russia. Da queste parte i mongoli, arrivarono centinaia di anni fà e da allora sono rimasti. In effetti, tutte le persone che incontro lungo la strada, hanno fisionomie asiatiche, quasi per abituarmi a ciò che vedrò a breve. Anche i polizziotti hanno fisionomie asiatiche....purtroppo mi hanno fermato perchè andavo a 104 km/h, anzichè a 100. Mi chiedono i documenti, mi fanno salire in macchina e si mettono in tasca la mia patente, dicendo che non la riavrò o qualcosa di simile. Morale della favola, dopo qualche minuto di contrattazione ed incertezze su come andava a finire questa storia, 3000 rubli (70 euro), mettono in chiaro tutto e posso proseguire per la mia strada. Detto tra noi, i 'colpi' che gli ho mandato Dio solo li sà :)
In serata arrivo a Volgograd, ex Stalingrado ed oggi città di circa un milione di abitanti.


Questa sera per cercare un hotel a buon prezzo è stato particolarmente difficile, ma alla fine ho trovato il 'Bank Hotel', sopra gli edifici di una banca, con prima colazione e la possibilità di fare la carta d'immigrazione, importante per l'uscita dal paese!!

lunedì 10 ottobre 2011

10 Settembre. Entrata in Russia

Finalmente il 10 settembre è arrivato e con esso, arriva la possibilità di accedere in Russia, avendo il visto che dura dal 10/09 al 09/10, quasi un gioco di numeri :)
L'ultima colazione è stata consumata di buon ora, assieme ai miei nuovi amici polacchi e tedeschi che come immaginavo, dopo aver capito bene, tutto il mio percorso di viaggio, continuano a dirmi che sono un pazzo e dal canto mio, tra me e me, sono profondamente convinto di quello che dicono :)
Comunque, fatta colazione, salutato tutti e preparata la moto, mi accingo a partire, in compagnia di un cielo basso e con una temperatura più invernale che di fine estate, ma non posso pretendere di meglio, del resto mi trovo ai piedi di un ghiacciaio a 2000 metri.
I pochi chilometri, circa 10, che separano la guest house  alla frontiera , li affronto con un pò di preoccupazione in me, non sapendo quello che avrei trovato più avanti, in frontiera e nella sterminata Russia e come si sarebbe comportata la polizia di frontiera nei miei riguardi.
Purtroppo i miei timori, hanno avuto conferma dinanzi la frontiera Georgiana, scoprendo solo in questo momento, che questo varco o 'border', come la chiamerò d'ora in avanti è solo per i locali e purtroppo questa informazione non mi era pervenuta da nessuna fonte da me consultata fino a questo momento. Spiego a loro che sono solo e magari possono chiudere un'occhio in questa occasione, inoltre vengo dall'Italia e i chilometri fino a quì non sono stati proprio pochi...! Mi dicono di aspettare e nel frattempo, inizia a piovigginare e a far freddo, il primo vero freddo su di me da quanto sono partito. Dopo dieci minuti ca., mi dicono che posso passare, ma devo comunque avere anche la clemenza della polizia Russa. Arrivo alla loro frontiera, mi chiedono dove vado e perchè sono passato da quì. Cerco di dar a loro le maggiori informazioni possibili, ma purtroppo i russi non parlano inglese. A farla breve, dopo quasi due ore di attesa, documenti misti russo-inglese ed ispezione moto, mi lasciano andare, senza prima avermi detto 'good luck', che li per lì mi ha fatto ridere, poi ripensandoci, la dice lunga, su dove passo, ovvero a ridosso della Cecenia ed in più sono solo!!
Comunque vado avanti e sono un mix di felicità e preoccupazione e dopo un controllo ad un posto di blocco, sembra che sia tutto pronto per affrontare i quasi 5.000 km fino in Mongolia!!!
Inizio a macinare km, le strade sono malridotte ed i centri abitati che attraverso sono precari, con le persone del posto che vivono in uno stato di quasi povertà. Tutto questo mi colpisce e non capisco se è uno stato derivato dalla guerra o era già uno stato antecedente. Supero 'Beslan', paese purtroppo famoso, per i fatti di sangue avvenuti nella locale scuola, ad opera dei Ceceni. Vado avanti, ma il navigatore non contiene le mappe di questa zona e le indicazioni sono in Cirillico. Mi sbaglio un paio di volte e dopo quache ora, arrivo a 'Stavropol', grande centro abitato della zona Caucasica Russa e sotto una pioggia battente che mette a dura prova l'equipaggiamento di 'Tucano Urbano' e 'Givi', i quali, si dimostrano preziosi fedeli compagni di viaggio, arrivo in un hotel, vicino alla strada principale da percorrere il giorno dopo.
A fine guiornata, mi ritrovo con un'ora in più, una gran fame ed un gran mal di testa. Mi sento un pò confuso e smarrito, forse l'enorme distanza dall'Italia o forse, più probabilmente, il riuscire ad avere nel minor tempo possibile, confidenza con questa grande nazione...non sò :)
Ecco la mattina dopo, l'ottimo tempo di un piacevole settembre Russo!!!!