venerdì 19 agosto 2011

Lascio il Peloponneso

Oggi lasciamo il Peloponneso, dopo molti giorni di permanenza e vari giri in città meravigliose, direzione porto di Atene, per imbarcarci alla volta dell'isola di Kos, dalla quale prenderemo una nuova nave che ci porterà in Turchia. Abbiamo deciso questa soluzione, perchè via terra, risalendo l'intera Grecia per entrare in Turchia dal nord ed andare in Cappadocia, che si trova nella zona centrale della Turchia, per poi risalire fino ad Istanbul, ci sembrava veramente troppo, considerando le strade, il tempo a disposizione e la quantità di chilometri da fare. In questo modo, potremo vedere con più calma le città che man mano passeremo.
Ci siamo lasciati  a Githio se non sbaglio. Nel frattempo, siamo stati a Monumvasia, una sorta di Mont-Sant-Michele della Grecia. E' una città fortificata su di una piccolissima penisola, collegata con la terra ferma da una lingua di terra, asfaltata e quindi percorribile agevolmente, malgrado il gran numero di macchine presenti e la 'mole' della mia moto.
Per arrivare da Githio a quì è stato abbastanza facile, in circa 1,5 ore di belle strade, ma col fondo stradale un pò consumato ed un pò di traffico di turisti come noi.
Da Monumvasia, abbiamo scelto come meta successiva Nafplio, dove ora ci troviamo. Abbiamo scelto di rimanere quì per due notti, in modo da poter vedere la città, ricca di palazzi in stile veneziano ed un bel porto turistico, in tutta calma e visitare la mitologica città di Micene, affascinamte e ricca di storia....
La strada per arrivare quì è stata bellissima, attraversando sia la costa, con le sue numerose calette e baie, con la loro acqua cristallina, a passi montuosi fino a 1.100 mt. Bella sì, ma non facile!!!! Abbiamo impiegato, per coprire quasi 170 km, ca 4 ore e mezza!!! Abbiamo fatto tornanti, passi montuosi appunto, lunghi tratti di sterrato e per nostra fortuna non impegnativi, altrimenti con la moto iper carica e per di più in due, iniziava ad essere troppo, tutto condito ad una temperatura di oltre 30 gradi. Non vi dico come siamo arrivati al campeggio, stanchi ma estremente felici.
Ieri, tra l'altro, abbiamo conosciuto 2 coppie di ragazzi in moto, se non erro di Cuneo, uno con la bandit 1200 e l'altro con l'Africa Twin, esattamente come la mia, cambiava solo il colore.
Scambiate due parole, per capire che giri abbiam fatto ed opinioni tipiche da motociclisti, dopo circa un'ora, si presentano da me in tenda chiedendo un piccolo aiuto. L'Africa Twin di Fabio era incredibilmente morta, non dava nessun segno di vita, quando fin dalla sera prima andava benissimo.
Ci siamo detti ok, iniziamo ad andare per gradi e capire cos'è, del resto l'AT non può morire così.
Affianchiamo la mia moto e colleghiamo le duue batterie, niente.OK.
Allora controlliamo i fusibili, tutto a posto, la moto continua a non dare segni di vita.
Guardiamo i contatti del regolatore di tensione, scambiamo le batterie e niente. Dopo circa un'ora, ormai sconfortati e destinati a chiamare un meccanico della zona, chiamiamo come ultimo tentativo il loro meccanico....è in ferie.OK.
A questo punto, penso di provare l'ultima carta, chiamo i miei meccanici, dell'Officina Papa, per capirsi e magicamente mi risponde Paolo, alle 10 del mattino del 18 agosto....l'Italia che lavora!!
Ci salutiamo e spiego a lui cosa ha la moto ed in meno di un minuto lui capisce e mi spiga cos'è....magicamente scopriamo, come dice lui, che i connettori del 'relè'? dell'accensione sono fusi!!!!
Sistemiamo come dice lui e la moto parte. Che dire, l'ho richiamato, ringraziandolo tantissimo e che dire, meccanici come loro non ce ne sono. Grazie ancora.
Ora vi lascio con qualche foto.
A presto, ciao.
Putroppo come al solito la connessione è lenta. Scusatemi ma non riesco a caricare altre foto. Cerco di fare il possibile quanto prima!!

1 commento:

Carlo Chiecchi ha detto...

Ciao Francesco!
Qui vi pensiamo sempre, e tra qualche giorno saranno esposte al pubblico le prime immagini e il percorso del viaggio. Vi abbracciamo con affetto.
Siete grandi, continuate così!!!
Carlo, Teodora e Mattia