venerdì 21 ottobre 2011

11 Settembre....il viaggio prende vigore

La mia seconda mattina in Russia, non comincia nei migliori dei modi!! Purtroppo tutta la notte ha piovuto e speravo che al mattino smettesse, ma così non è stato con un cielo basso e grigio. Mi sento ancora frastornato dall'entrata in questo enorme paese, con una lingua a me incomprensibile e con i russi che non parlano una benchè minima parola in inglese e a dirla tutta, neanche si sforzano a capire ciò che chiedo, neanche gesticolando o disegnando la mia richiesta (non fate facili battute :) ). Questo mi manda sù i nervi, perchè ok non conoscere l'inglese, ma almeno sforzarsi come facciamo noi nella maggior parte dei casi e capire, mi sembra il minimo. Comunque dopo svariati tentativi, lascio perdere la richiesta della carta d'immigrazione ed in compenso, faccio una colazione pessima, con una specie di omelet ed un caffè, fra il turco e l'americano....non aggiungo altro!!!
Mi faccio forza, scaldo la moto completamente bagnata, mi copro per bene ed inizio a viaggiare, seguendo le indicazioni del mio navigatore e capendo, guardando gli altri mezzi, a quale velocità bisogna andare più o meno, poichè i cartelli stradali che indicano i limiti di velocità, sono del tutto assenti ed il classico mega cartello che si trova dopo la frontiera, non esiste!!! I limiti di velocità è buona cosa rispettarli da queste parti, perchè sia leggendo su varie guide e sia parlando con altre persone, sembra che la polizia russa sia alquanto corrotta, il chè vuol dire, in caso ti fermano ed hanno o meno, qualcosa da contestare è molto probabile che ti chiedano soldi per lasciarti andar via......meglio stare tranquilli in questi casi!!!
La strada oggi non è male, stranamente è ben asfaltata ed i paesaggi che mi circondano sono piacevoli. In alcuni tratti, sembra di stare quasi nelle zone del Comacchio, poichè vi sono molti corsi d'acqua e fiumi, con zone paludose, caratterizzate dalla tipica vegetazione.


Da come si può vedere in foto, il brutto tempo ha lasciato spazio ad un piacevole sole ed una temperatura mite....si viaggia bene ed i chilometri scorrono abbastanza velocemente.
Purtroppo, dopo aver fatto l'ennesimo rifornimento, aver controllato la pressione alle gomme e acquistato l'adesivo della Russia da poter attaccare sulle mie borse, il contakm inizia ad impazzire, oscillando vistosamente la lancetta. Decido di fermarmi, sperando che sia la corda rovinata (per fortuna ne ho una con me di riserva) e non il meccanismo meccanico solidale alla ruota anteriore. Cambio la corda, sembra ok, rimonto tutto ed il difetto permane....dopo pochi km, non funziona più, il trip digitale si ferma, in poche parole è tutto fermo. Dopo tanti km, si doveva rompere proprio quì, in mezzo alla Russia, senza sapere a quanto vado, i km percorsi, le medie sui consumi ecc. Li per lì ci rimango male, poi penso 'meglio questo che un danno meccanico'. Per la velocità e km mi affido al navigatore e per i cambi dell'olio, basta fare qualche calcolo a fine giornata ed effettuare una stima.
Lungo la strada incontro una città di nome Elista, piccola porzione di Mongolia in Russia. Da queste parte i mongoli, arrivarono centinaia di anni fà e da allora sono rimasti. In effetti, tutte le persone che incontro lungo la strada, hanno fisionomie asiatiche, quasi per abituarmi a ciò che vedrò a breve. Anche i polizziotti hanno fisionomie asiatiche....purtroppo mi hanno fermato perchè andavo a 104 km/h, anzichè a 100. Mi chiedono i documenti, mi fanno salire in macchina e si mettono in tasca la mia patente, dicendo che non la riavrò o qualcosa di simile. Morale della favola, dopo qualche minuto di contrattazione ed incertezze su come andava a finire questa storia, 3000 rubli (70 euro), mettono in chiaro tutto e posso proseguire per la mia strada. Detto tra noi, i 'colpi' che gli ho mandato Dio solo li sà :)
In serata arrivo a Volgograd, ex Stalingrado ed oggi città di circa un milione di abitanti.


Questa sera per cercare un hotel a buon prezzo è stato particolarmente difficile, ma alla fine ho trovato il 'Bank Hotel', sopra gli edifici di una banca, con prima colazione e la possibilità di fare la carta d'immigrazione, importante per l'uscita dal paese!!

lunedì 10 ottobre 2011

10 Settembre. Entrata in Russia

Finalmente il 10 settembre è arrivato e con esso, arriva la possibilità di accedere in Russia, avendo il visto che dura dal 10/09 al 09/10, quasi un gioco di numeri :)
L'ultima colazione è stata consumata di buon ora, assieme ai miei nuovi amici polacchi e tedeschi che come immaginavo, dopo aver capito bene, tutto il mio percorso di viaggio, continuano a dirmi che sono un pazzo e dal canto mio, tra me e me, sono profondamente convinto di quello che dicono :)
Comunque, fatta colazione, salutato tutti e preparata la moto, mi accingo a partire, in compagnia di un cielo basso e con una temperatura più invernale che di fine estate, ma non posso pretendere di meglio, del resto mi trovo ai piedi di un ghiacciaio a 2000 metri.
I pochi chilometri, circa 10, che separano la guest house  alla frontiera , li affronto con un pò di preoccupazione in me, non sapendo quello che avrei trovato più avanti, in frontiera e nella sterminata Russia e come si sarebbe comportata la polizia di frontiera nei miei riguardi.
Purtroppo i miei timori, hanno avuto conferma dinanzi la frontiera Georgiana, scoprendo solo in questo momento, che questo varco o 'border', come la chiamerò d'ora in avanti è solo per i locali e purtroppo questa informazione non mi era pervenuta da nessuna fonte da me consultata fino a questo momento. Spiego a loro che sono solo e magari possono chiudere un'occhio in questa occasione, inoltre vengo dall'Italia e i chilometri fino a quì non sono stati proprio pochi...! Mi dicono di aspettare e nel frattempo, inizia a piovigginare e a far freddo, il primo vero freddo su di me da quanto sono partito. Dopo dieci minuti ca., mi dicono che posso passare, ma devo comunque avere anche la clemenza della polizia Russa. Arrivo alla loro frontiera, mi chiedono dove vado e perchè sono passato da quì. Cerco di dar a loro le maggiori informazioni possibili, ma purtroppo i russi non parlano inglese. A farla breve, dopo quasi due ore di attesa, documenti misti russo-inglese ed ispezione moto, mi lasciano andare, senza prima avermi detto 'good luck', che li per lì mi ha fatto ridere, poi ripensandoci, la dice lunga, su dove passo, ovvero a ridosso della Cecenia ed in più sono solo!!
Comunque vado avanti e sono un mix di felicità e preoccupazione e dopo un controllo ad un posto di blocco, sembra che sia tutto pronto per affrontare i quasi 5.000 km fino in Mongolia!!!
Inizio a macinare km, le strade sono malridotte ed i centri abitati che attraverso sono precari, con le persone del posto che vivono in uno stato di quasi povertà. Tutto questo mi colpisce e non capisco se è uno stato derivato dalla guerra o era già uno stato antecedente. Supero 'Beslan', paese purtroppo famoso, per i fatti di sangue avvenuti nella locale scuola, ad opera dei Ceceni. Vado avanti, ma il navigatore non contiene le mappe di questa zona e le indicazioni sono in Cirillico. Mi sbaglio un paio di volte e dopo quache ora, arrivo a 'Stavropol', grande centro abitato della zona Caucasica Russa e sotto una pioggia battente che mette a dura prova l'equipaggiamento di 'Tucano Urbano' e 'Givi', i quali, si dimostrano preziosi fedeli compagni di viaggio, arrivo in un hotel, vicino alla strada principale da percorrere il giorno dopo.
A fine guiornata, mi ritrovo con un'ora in più, una gran fame ed un gran mal di testa. Mi sento un pò confuso e smarrito, forse l'enorme distanza dall'Italia o forse, più probabilmente, il riuscire ad avere nel minor tempo possibile, confidenza con questa grande nazione...non sò :)
Ecco la mattina dopo, l'ottimo tempo di un piacevole settembre Russo!!!!

giovedì 29 settembre 2011

Aggiornamento Blog

Come immaginavo, l'aggiornamento del blog quì in Russia risulta complicato. Da una parte perchè sin dalla mattina sono in moto e quando arrivo in Motel, il mio unico pensiero è farmi una doccia calda, mangiare qualcosa e riposare. Dall'altra parte il problema è sempre con questa connessione e purtroppo con la chiavetta internet che ho acquistato, non sempre funziona al meglio.
Per gli aggiornamenti delle foto, potete consultare i vari album su facebook, avendo un sistema di upload davvero efficace e veloce, mentre Picasa, sistema che uso attualmente quì è alquanto macchinoso e a mio avviso poco veloce nel caricare le foto.
Al momento mi trovo a metà strada fra Omsk e Novosibirisk, nella Siberia occidentale. Sono ormai tre giorni che sono uscito dalla Mongolia ed al momento ho percorso ca. 1200 Km. Quest'oggi mi sono fermato in motel prima del solito, perchè mi sentivo stanco ed avevo bisogno di riposare un pò.
Nel frattempo l'autunno si fà sentire ed il clima mite della settimana scorsa, ha lasciato posto ad un'aria più fredda e addirittura alla neve, sia in Mongolia che sulla regione dell'Altai, sul versante russo....ma di questo vi racconterò nei successivi post.

domenica 18 settembre 2011

...rientro...cambio di rotta!!

Al momento della partenza da Perugia, la mia idea per il rientro, era di passare sui propri passi, magari facendo una capatina in Armenia e poi risalire tutti i Balcani, fino in Italia.
Purtroppo le difficoltà riscontrate presso il 'border' Russia-Georgia, con l'eventualità di non poter entrare in Russia è un rischio che non mi posso prendere, ovvero, arrivare lì con il visto in scadenza e magari farmi rispedire indietro, per l'impossibilità di passaggio è una eventualità da escludere a priori, avendo capito bene, che la polizia russa, oltre ad essere un pò corrotta è anche inflessibile.....meglio lasciar stare.
Ieri pomeriggio, spulciando le varie cartine, ho deciso su due possibili strade:
la prima, tagliare in toto la Russia ed entrare in Ucraina, passando per l'Ungheria, Austria ed Italia, per un totale fino in Italia di 8.000 km ca.....
seconda possibilità, caricare me e moto ad Ulaan-Bator sulla Transmongolica, arrivare in cinque giorni a Mosca ed avere il tempo per visitare per bene questa magnifica città. Stò cercando di prendere contatti con un'agenzia che tratta questi tipi di viaggi, ma al momento non ho avuto risposta...vedremo. Se qualcuno ha qualche informazione a riguardo, mi farebbe un gran piacere!!
Ora parto, direzione Omsk, sperando di superarla, anche solo di qualche km. Arrivo in Mongolia, fra 2.700 km ca.!!!!!
Buona domenica e buon giro al MotoClub Perugia 'Marco Papa'.

sabato 17 settembre 2011

Caucaso

Il Caucaso in vita mia, l'ho conosciuto principalmente per la sua triste recente storia di guerra fra Georgia e Russia, ma a essere sincero, non mi sono mai preoccupato più di tanto, di capire dove fosse. Andare da quelle parti, mi metteva in apprensione, un po' perchè senti tante campane ed ognuno dice la sua, ed un po' perchè essendo il mio primo viaggio di questo tipo, si ha sempre paura di sbagliare, perchè l'importante è si viaggiare, ma viaggiare in sicurezza e coscienziosi di quello che si fa, altrimenti il divertimento viene meno e l'essenza del viaggio stesso svanisce.
La strada da Gori è stupenda, costeggiando l'intero fiume che nasce dalle cime del Caucaso, superando vari paesini tipici del posto e tutti bene o male, vendono i prodotti fatti in casa, dagli ortaggi al miele, sempre presente, ai prodotti alcolici al pane fatto in casa. Questa possibilità di vendere in strada, ciò che si produce in casa, in Italia è alquanto impensabile!!
Ritornando al viaggio, la strada sale sempre con una certa costanza e man mano si scopre sempre una porzione maggiore del Caucaso, l'idea mia era di arrivare in prima possibile a Dar'yal'skoye, ultimo paese prima della frontiera Russa e trovare una sistemazione per la notte per poi incamminarmi in qualche sentiero, ed invece ecco che dietro una curva, mi imbatto in un ex monastero,


ormai non più usato come tale, ma ancora stupendo, molto grande e di certo importantissimo al tempo, sia come posizione rispetto al territorio e sia come grandiosità e ricchezza d'insieme. Pausa per la visita di un'ora e poi via.
La strada sale sempre, ma non con pendenze elevate, eppure i paesi si susseguono ed il passo che dovrei trovare di lì a poco è sempre più vicino. Non capisco, fino a quando, oltre un tornante, come sul Mortirolo nel più bel giro d'Italia, inizia la salita vera e per mia fortuna, non sono io in questo caso a pedalare, ma la mia moto :) La strada inizia ad essere bianca, con tratti facili ed altri con buche e fondo irregolare, ma guidando in piedi, mi diverto. Questo tratto dura ca. 15 km, superando il passo a 2.400 msl, fino ai primi paesi, al di là del monte.


Arrivo a Dar'yal'skoye, pernotto per due notti in una Guest House e mi ritrovo, con una coppia di polacchi ed un'altra tedesca, con il quale intrecciamo un buon rapporto in questi due giorni. Nel frattempo, parlando appunto con loro, vengo a sapere che probabilmente la frontiera con la Russia è chiusa per i cittadini provenienti da stati non confinanti e mi preoccupo un po'.


Nel frattempo mi godo le splendide montagne, facendo qualche giro a piedi ed in moto e rincasando la sera nella guest house, dove mi aspetta una piacevole tavola con i nuovi amici e la cena preparata dalla patron del posto.



Il 10 settembre, mi aspetta il confine Russo, ma di questo ve ne parlo nella prossima uscita... :)
A presto, ciao.
P.S. Ho ancora problemi con Picasa e non riesoe a caricare le foto. Per chi avesse facebook, può seguire gli aggiornamenti lì!!!

venerdì 9 settembre 2011

Difficoltà connessione

Purtroppo la connessione internet non mi permette di aggiornare l'album fotografico. A breve nuove foto!!!

Confine Turchia-Georgia

Partito da Gerze e lasciati i miei nuovi amici, non mi rimane che proseguire verso il confine georgiano, seguendo la strada costiera, essendo la frontiera sul mare. I chilometri scorrono via velocemente, l'asfalto è buono e nel primo tratto si sale un po' su, verso l'interno. Man mano che vado avanti, scopro numerose calette, come se fossi ritornato in Grecia, ma l'alfabeto usato sulle insegne ed il colore dell'acqua, mi fanno ricordare che sono sempre in Turchia. Nulla togliere al Mar Nero, ma il mare della Grecia è veramente stupendo e penso proprio di ritornarci a breve, vista la semplicità per raggiungerla.
Lungo la strada, la fame, puntualmente si fa presente e per fortuna in mio soccorso, ci sono numerose bancarelle con frutta e verdura, prodotta dagli stessi venditori nel giardino di casa...se questi non sono prodotti a km0, ditemi voi!!! Ne supero alcuni, più per non aver voglia di fermarmi che altro, ma la fame si fa sentire e mi fermo. Appena mi avvicino alla bancarella vengo accolto da molte persone che mi indicano il retro di casa, capisco che è una festa ed alla fine un ragazzo che parla inglese giunge in mio soccorso e spiegandomi che è il matrimonio del fratello. Vogliono che mangi con loro e non posso rifiutare. Alla fine mangio un ottimo riso con la carne, delle verdure e dolci fatti con una melassa molto zuccherina, proprio come si usa qui, buonissimi ma troppo dolci. Per finire, non potevano mancare un paio di bicchierini di thè.
Li ringrazio tantissimo per la loro gentilezza e li saluto, non prima di aver scattato qualche foto per ricordo. Manderò in avanti, le foto tramite mail, per sdebitarmi un minimo.
La notte la passo a Trabzon, conosciuta nell'antichità come Trebisonda, ora città portuale molto grande, dalla quale partono numerose navi merci e passeggeri, diretti anche in Georgia e Russia. Cena in camera a base di frutta, qualche chiamata su Skype ed il sonno sopraggiunge, meglio così, perchè il giorno successivo fra km da fare e frontiere, passerò l'intera giornata in moto.
L'arrivo in frontiera dall'htl è abbastanza veloce, ma non il passaggio. Per superare la parte turca, impiego due ore e mezza, superando prima il controllo passaporti, poi il controllo dei documenti della moto (ma non potevano farlo prima?), ed infine un nuovo controllo del passaporto e dei documenti della moto, con le classiche domande del caso. Il passaggio della frontiera georgiana è velocissimo, forse cinque minuti, presentando a loro, in un unico passaggio, passaporto, doc. moto, patente italiana ed internazionale. In teoria, dovevo pagare l'assicurazione per circolare, visto che la carta verde non copre, ma non mi hanno chiesto nulla ed io ho fatto di conseguenza.
Tutto questo comunque, mi fa perdere tempo, considerando che in Georgia c'è un'ora in più rispetto la Turchia.
Finito con la polizia, mi fermo di fronte la frontiera e vengo circondato da persone, le quali non credono che sono italiano, mi fanno domande che io non capisco, toccano la moto, quasi a testarne la solidità, mi dicono 'Celentano, Toto Cutugno e Francesco Totti, OK'!!! In questo momento capisco che rispetto alla Turchia, sono in un paese diverso, più disagiato, lo capisco da come loro si rivolgono a me. Mi dispiace per questo.
Riparto e mi dirigo a nord, seguendo la costa, non avendo con me la cartina della Georgia. La mia intenzione è di entrare dalla frontiera Russa, a Sochi, città costiera appunto.
Sbaglio strada due volte, percorrendo strade secondarie che mi mettono in apprensione, di certo non giustificata, ma non sono abituato a quello che mi circonda. Sia i minuscoli paesi e sia le persone, vivono grazie all'agricoltura, portata avanti con mezzi davvero vecchi, qui la parola obsolescenza non esiste. Qualsiasi mezzo meccanico si usa, finchè esso duri, anche se ha 50 anni. Le case, di tipo contadino, hanno una condizione di abbandono e di certo al loro interno, non si trovano i vari confort a cui noi siamo abituati e questo mi fa pensare a quanto siamo fortunati, malgrado tutto, ad essere in Italia ed essere italiani. Tutto questo, mi ricorda le foto viste chissà quante volte dell'Italia degli anni '50, trovandomi spesso di fronte sulla strada, qualsiasi tipo di animale, dai bovini agli ovini, galline ecc. dovendo schivare mentre cammino tutto questo e come me, camion, macchine e qualsiasi altra cosa. Spesso si vedono edifici enormi, anche belli, ma vuoti, abbandonati, senza persone e questo è frutto unicamente della guerra e come dicevo prima, mi mette in soggezione, mi turba. In questo stato d'animo, vado avanti e non vedo un hotel o qualsiasi altra cosa, mettere la tenda in mezzo al nulla non mi và e per di più la strada ed i prati sono bagnati dalla pioggia. Andando avanti, finalmente un hotel, ma questo è veramente strano. Alto tre piani, grandissimo è completamente vuoto, come se le persone fossero andate via e sono ulteriormente turbato. Ceno in camera con la pasta rimanente, mi faccio un caffè con il Nescafè e vado a letto, non avendo la connessione. In più, non posso chiamare in Italia e Giorgia non mi risponde ai messaggi, capendo in avanti che questi non arrivano, e sono ancor di più in apprensione.
Il mattino seguente, dopo un'intensa pioggia notturna, l'aria è tersa e mi metto di buon umore, grazie anche alla splendida vista sul mare che ho, partendo in direzione di Sohkumi, grande città costiera. Da questa, per la frontiera Russa, il passo è breve. I km scorrono via velocemente, mi fermo per comprare un po' di frutta, pane e acqua. Quasi mi stavo fermando per mangiar qualcosa, ma ho preferito continuare ancora. Dopo circa 20 km, a 80 km da Sohkumi, una sbarra blocca la strada e la polizia georgiana insieme a quella della UE, mi fermano, dicendo che tutta questa zona è interdetta agli stranieri, essendo ancor oggi pericolosa. Per qualche minuto non so cosa fare, anche perchè mi dicono che l'altra frontiera, all'interno del Caucaso a volte è chiusa. Ok mi dico, giro la moto e alla prima stazione di polizia, mi fermo per chiedere informazioni, circa la situazione. Grazie ad un poliziotto e ad un altro funzionario, che gentilmente mi ha offerto da bere, ottengo le mie notizie e mi dirigo verso Gori a 80 km da Tiblisi. Arrivo nel tardo pomeriggio, prendo una camera per due notti e capisco meglio cosa fare. Cerco informazioni in internet, chiedo alle persone del posto, alla polizia e all'ufficio informazioni, voglio stare tranquillo e non aver problemi. Fino al confine è tutto tranquillo, riguardo la parte russa non sanno nulla, anche perchè fra di loro, sempre a causa del conflitto del 2008, non corre buon sangue.
Dopo un giro per Gori, visita al museo di Stalin, sua città natale, lavaggio biancheria e controllo moto, mi dirigo verso il Caucaso, il magnifico Caucaso e a dir la verità, non vedo l'ora di arrivare!!!!

Mar Nero

La permanenza a Safranbolu è stata molto piacevole, ma la strada chiama e purtroppo mi devo rimettere in moto. Questa volta si torna al mare, direzione Mar Nero e per me è la prima volta quì, sempre nominato e sempre visto alquanto lontano dall'Italia ed in effetti lo è :) , quasi impossibile da arrivare, se non dopo giorni e giorni di continuo viaggiare. Se un giorno mi avessero detto che ci sarei andato in moto, dall'Italia, di certo avrei risposto con un magari e poi un sospiro!!
La strada, da Safranbolu, fino all'arrivo in costa è molto bella, con un ottimo asfalto, bei rettilinei, compiuti alla solita velocità di crociera di 90-100 km/h, bei tratti boschivi con un'aria mattutina abbastanza fresca, quasi fredda in moto e poi, avendo dimenticato a casa i miei guanti da moto in pelle, usare i traforati della Tucano con quest'aria, non è proprio il massimo. La partenza ho deciso di farla il mattino, alle 8, dopo la solita colazione turca e con il solito proprietario, taciturno e quasi infastidito dalla presenza di estranei. Evidentemente, qualche 'colpo' da me mandato, ha avuto il suo effetto, facendogli cadere il thè bollente, in parte sui pantaloni ed in parte in terra....evvai!!! :)
Una volta partito, non potevano mancare le foto di rito, in questo splendido paese ottomano, privo a quest'ora di turisti. Foto che purtroppo debbo fare a me stesso con l'autoscatto e già la mia persona di per sé in foto non viene benissimo, in più, mettici l'autoscatto puntando la macchinetta meglio che si può, il risultato non è dei migliori, ma chi si accontenta gode...., sperando che i miei sponsor non me ne vogliano per questo.


Lungo la strada mi fermo per fare qualche foto, ingrassare la catena e salutare le persone che mi guardano al mio passaggio, sempre con un po' di stupore, secondo me anche grazie al casco, tipo 'Star Trek'. Dopo un paio d'ore, finalmente si vede il Mar Nero ed un sorriso si è spalancato all'interno del mio casco, pensando però, che questa mia gioia non la posso condividere tramite interfono, come ero abituato fino a qualche giorno prima ed un po' di tristezza mi coglie in contropiede.
Una foto di rito è d'obbligo e poi via a macinare km, lungo questa strada che a detta della guida, non ha nulla a che invidiare con le strade Californiane. Ora che ne so, in California non ci sono mai andato e a dirla tutta, neanche mai in America, ma questa strada è veramente bella. Corre alta sul mare, ha belle curve e bei tornanti, peccato solo il pessimo asfalto ed i lunghi tratti in terra battuta e sassi e solo nei pressi dei centri abitati costieri, ritorna al livello marino, per poi risalire alta.
Si ma, fra una curva e l'altra, qualche chiacchera con persone incontrate lungo la strada e la colazione ormai lontana, mi prende una gran fame, del resto sono le 13. Il primo fontanile all'ombra e libero da persone, l'ho monopolizzato io ed in pochi minuti, il fornelletto è acceso, per far bollire l'acqua per la pasta, comprata da Giorgia ad Istanbul e con l'origano e l'olio greco, un buon pranzo è comunque uscito fuori. Un paio di pacchetti di craker per smorzare la fame e fare una sorta di antipasto, chiude il cerchio.
Dal posto in cui mi trovo a Sinop, città finale in cui penso di fermarmi, non bastano tre ore di strada (che poi saranno cinque) ed allora, mangio velocemente, pulisco tutto e via. La strada continua con la sua alternanza, fino all'arrivo in un paese costiero, in cui la strada finisce e comincia un tratto di ca. tre chilometri su terra battuta. Simpatici sassi e divertenti buche m'impegnano abbastanza, grazie anche al polverone alzano dai camion in transito ed al peso della moto eccessivo con i bagagli....per fortuna che l'Africa Twin si comporta bene anche in questa circostanza!
L'arrivo a Sinop non è stato dei migliori, gran traffico ed una città alquanto brutta, mal costruita negli ultimi venti anni ca. con il suo centro storico e castello mal tenuti. Sono alla ricerca di un campeggio, che bello lo trovo, non pensavo a dir la verità, ma chiede davvero troppo, per mettere la tenda su terra battuta, bagni non più nuovi e internet assente. A questo punto decido di fare un po' di spesa per la cena e trovare un bel posto per piantare la tenda. Mi incammino in direzione di Samsun e dopo circa mezz'ora, quando ormai sono le 18 ed il sole comincia ad andar giù, mi cade l'occhio su di una moto ed una tenda al suo fianco, su di un prato, fra la spiaggia ed un minuscolo ristorante. Faccio un centinaio di metri, ci penso, fermo la moto e mi rigiro. Chiedo ad un ragazzo che lavora lì, se posso piantare la tenda per una notte, mi risponde la proprietaria e mi dice ok, 10 Lt per notte. Perfetto dico tra me e me. Arrivo sul prato e la moto in questione, una KTM 990 ADV-R, ha la targa italiana, ma non è possibile penso, ho fatto da Istanbul ca. 900 Km e non ho incontrato un italiano ed ora mi ritrovo addirittura un motociclista italiano. Sono felice.
Il biker in questione è Mario di Roma, fuori da Dicembre dell'anno scorso e di ritorno dall'India, via Kazakistan.... L'unica notte di permanenza in tenda su questo prato, saranno alla fine tre ed i giorni passati qui, sono stati bellissimi. Il ristorantino è gestito da una famiglia di Gerze, distante solo pochi km da qui, insieme a tre ragazzi che lavorano stagionalmente. Bhè, che dire, se la fama dell'ospitalità turca è nota, qui si supera di gran lunga. Sia io che Mario, siamo stati tratti come se fossimo a casa nostra, mangiavamo con loro, se avevamo sete, entravamo dentro e prendevamo da bere, la colazione si faceva insieme, condito il tutto da una splendida posizione di fronte al mare e la bellezza di potersi lavare ogni mattina, in mare ovviamente :)
Alla fine, ci siamo scambiati i nostri contatti, fatte foto e ricevuto anche dei regali, come la maglietta della squadra di calcio locale ed un portafortuna tipico turco...che dire, spero di contraccambiare la loro ospitalità quanto prima.
Dopo quattro giorni, siamo partiti sia io che Mario, lui direzione Istanbul per proseguire in Bulgaria, per rientrare in Italia ed io, direzione opposta verso il confine con la Georgia.

sabato 3 settembre 2011

Safranbolu, nord Turchia

Anche Safranbolu è un paese visto da me l'anno scorso, ma la voglia di rivederlo è tanta, sia per la sua bellezza e la tipicità delle case di tipo Ottomano e sia per la presenza di uno dei più belli Haman (bagno turco) della Turchia.
La partenza da Istanbul è stata ritardata per sistemare i miei bagagli, scrivere qualcosa sul pc e godersi un pò Istanbul in 'assetto' festivo, poichè il 30 sono iniziati i festeggiamenti per la fine del Ramadan.
Comunque, mi aspettavano 400 km ca. da compiere tutto d'un fiato, per non arrivare all'imbrunire in paese ed avere difficoltà nel trovare un posto per dormire. Il tratto autostradale è stato caratterizzato per il traffico, le file ai distributori di benzina e le solite piacevoli mille domande a me rivolte, nel momento della sosta. Fra i tanti, ho incontrato un turco che ha lavorato per sei mesi a Catania e riusciva a parlare un pò d'italiano, riuscendo ad intrecciare fra 'italiano', inglese e gesti, un lungo discorso..anche troppo!! Lasciata l'autostrada, le cose cambiano. Andando sempre più verso l'interno, inizia a far freddo, obbligandomi ad una sosta forzata, per poter indossare un buon pail. Andando ancora avanti le cose vanno.......peggio!! Il tempo cambia, si annuvola ed inizia a fare quattro gocce, rendendo l'asfalto veramente pericoloso, già di suo liscio, con quest'acqua si forma un film devastante per la guida e nei tratti con lavori in corso, faccio il pieno di fanghiglia su di me, casco e moto. Comunque andiamo avanti e l'abbigliamento 'Tucano Urbano' a me concesso per questo viaggio, risulta essere davvero risolutivo in questa condizione climatica. All'arrivo a Safranbolu, faccio la foto di rito davanti alla targa dell'Unesco, quale sito riconosciuto nel 1994. Giusto il tempo di far le foto e giù lo scroscione forte, rendendo le strade fiumi e le macchine che si divertono a prendere le pozze d'acqua più grandi!!!


Mi debbo fermare sotto una pensilina, l'acqua è davvero troppa ed in più la copertura impermeabile della borsa sella GIVI è incredibilmente rimasta a casa, con il pericolo che il contenuto si bagni tutto. In questi casi, un robusto sacco di plastica è un toccasana :)
Vado diretto alla pensione in cui andai l'anno scorso, ma putroppo è al completo. Ok mi dico, faccio un giro e vediamo quello che succede. Dopo 10 min. di ricerca, trovo un'altra pensione, chiedo una singola e c'è, non è il massimo, debbo dire la verità, ma per 30 Lt a notte ( 12 Euro) e viste le condizioni climatiche và benissimo. La prendo per due notti.


La prima sera ho cenato in un ristorantino tipico, ma tutto di corsa, perchè comunque continua a piovere e poi, avendo la connessione wi-fi in camera, potevo portare avanti un pò il lavoro e fare qualche chiamata su Skype.
La mattina dopo, fatta la classica colazione turca con thè, pomodori, cetrioli, olive, formaggio, uovo sodo e pane, mi faccio una camminata di qualche km, fuori dal paese, riuscendo a scattare belle foto e trovando lungo il cammino, una signora che vendeva i prodotti coltivati nel suo orto. Allora, vediamo, tre mele, tre pere, due taralli fatti da lei e due pomodori, 3 Lt, ovvero 1,15 Euro!!!!!!, altre che le offerte della Coop :)
Il pomeriggio lo passo a fare manutenzione alla moto. Controllo i livelli di olio e liquido di raffreddamento, tensione catena, pulizia e lubrificazione catena, pressione gomme. Tutto ok. Mi riesce sempre difficile capire se la catena è lasca o troppo tesa, visto che anche in fase di riposo sul laterale, grava il peso delle borse e degli pneumatici.
Il pomeriggio, dopo aver fatto tutto questo, non potevo non andare all'Haman...Che dire, un'ottimo peeling, seguito da un massaggio fatto con uno speciale sapore che oltre a creare tanta schiuma, profuma tantissimo è quello che ci vuole. All'uscita un buon caffè turco, chiude il cerchio ed anche questa giornata, ma non prima di mangiare qualcosa ed andare a letto, perchè l'indomani mattina la sveglia è stata impostata alle 6, con partenza prevista alle 8.
Notte a tutti....good trip to you all. :)

venerdì 2 settembre 2011

Istanbul

Istanbul, l'avevo già visitata l'anno scorso tra fine aprile e maggio insieme alla Cappadocia e già al tempo, mi piacque veramente tanto, come non si potrebbe far piacere una città come questa, così ricca di storia, cosmopolita, ricca di eventi, nonchè capitale mondiale per la cultura nel 2010.
Ma ritornarci in moto e in dolce compagnia, rende questo ritorno, speciale.
Girare per Istanbul in moto, fermandosi quando si vuole ed assaporare i fari profumi, che siano di pesce sul famoso ponte, di kebab in giro per le vie o di spezie a ridosso dei grandi mercati, rende tutto speciale.
Per passare questi ultimi giorni disponibili a Giorgia, ci siamo concessi un'ottimo hotel, poco distante dal centro, distante pochi minuti di moto. Abbiamo anche individuato un parcheggio davvero efficace, su di una piazza centrale, in cui ti fanno mettere la moto ed avendo sempre la polizia locale che controlla il traffico li vicino, dando una ulteriore sicurezza, il che non guasta mai.
La difficoltà di girare in moto come la mia in questa città è l'ingombro laterale e bisogna sempre guardarsi intorno, perchè qualcuno che cerca di ficcarsi all'improvviso che sia a bordo dell'auto o sulle diffusissime moto 150 Honda (da noi non importate tra l'altro....sono davvero brutte :) ) , c'è sempre. Altro problema è il solito asfalto iper liscio, facendo rispecchiare anche sull'asciutto la fisionomia delle auto e nopn si può fare altro che procedere a velocità davvero bassa in curva, con dietro le macchine che suonano come turchi... :)
In città abbiamo fatto un pò di giri in centro, visitando le principali moschee, tra cui la famosa 'Moschea Blu', 'Aya Sofia', i mercati di spezie al chiuso, ponte sul Bosforo, ecc.
Purtroppo i giorni utili sono stati solo due e mezzo, perchè Giorgia il 29 pomeriggio doveva partire e non volevamo arrivare tardi all'aeroporto, malgrado fosse distante solo 30 km, ma si sà, l'ingorgo imprevisto o l'incidente di turno, capita sempre nel momento meno opportuno.
Dopo aver assaggiato vari kebab, sia speziati che no, di manzo e di pollo e altri piatti del posto, non poteva mancare il più classico dei panini di Istanbul, il panino con il pesce fresco cotto sulla piastra, servito al volo dagli stessi preparatori, mangiato o mentre si cammina o in mano su minuscole sedie su minuscoli tavoli.



La partenza da Istanbul, direzione Safranbolu è avvenuta in tarda mattinata, alle 13 ca. I chilometri che mi separavano non erano poi tanti, ca. 400 e poi, dopo che Giorgia è ripartita, ho avuto bisogno di un momento in più, per riorganizzare bagaglio e mente....!!!


....ci vediamo a novembre...ciao.

Cappadocia...sempre bella!

Vi scrivo con un po’ di ritardo da Gerze, est di Sinop, Mar Nero. Purtroppo ho ritardato l’aggiornamento dei miei spostamenti, per mancanza di tempo, stanchezza e mancanza, a volte, di connessione.
La nostra permanenza in Cappadocia è stata al’Cave Castel Hotel’ di Goreme, bellissima struttura ricavata all’interno delle formazioni rocciose, tipiche della zona.



Il viaggio da Konya è stato abbastanza veloce e scorrevole, a parte qualche piccolo malessere avuto da Giorgia sin dalla mattina, ma è bastata un’aspirina ed un buon gelato, a farle tornare le forze. Lungo la strada, abbiamo incrociato una coppia di ragazzi, lui di Catania e lei di Bologna, che da Catania appunto, a bordo di una panda 900, andavano a Goreme, proprio come noi (successivamente, li abbiamo incontrati in quelle zone). Visto il cofano alzato, pensavamo ad un guasto tecnico ed invece, stavano controllando il livello dell’olio e non sapevano dove si rimetteva l’asticella…nel frattempo, avevano provato a metterla in qualsiasi vaschetta che gli capitava sott’occhio…..se l’avessi saputo prima, non gli davo neanche assistenza, ma come si fa ad arrivare a questi livelli?? 
La moto lungo il viaggio e come il solito, per fortuna, scorre via liscia come l’olio, consuma veramente poco, stiamo sui sedici al litro, rispetto ai diciotto normali e considerando la benzina un po’ meno prestazionale della nostra, il carico enorme che deve sopportare e la pessima aerodinamica, non posso che essere felice di questa moto, e confermare, le sue stupende performance in ogni condizione in cui si trova.
La strada è abbastanza bella, con lunghi tratti rettilinei che tagliano i campi, enormi sali-scendi di svariati chilometri e piccoli paesi con le loro moschee, sparsi qua e là.
Dopo 5 ore circa di viaggio ed un nuovo amico fatto in strada....



iniziamo a vedere qualche piccola formazione, tipica della Cappadocia e da qui, il passo è breve per Goreme, paese in qui sono già stato l’anno scorso, tra fine aprile e maggio. Andiamo direttamente al ‘Flinstone Hotel’, dove stetti l’anno scorso ed in cui mi trovai benissimo. Purtroppo questo era al completo e per fortuna abbiamo trovato il ‘Castel Hotel’, il quale ci proponeva una fantastica camera ad un prezzo ridicolo….presa!!
Il pomeriggio e la serata, son passati fra sistemazione borse e giretto per Goreme, con cena tipica la sera…..ho portato Giorgia in un locale già da me conosciuto e come l’anno scorso, siamo stati benissimo, mangiando tipicità a base di carne e verdure. Il conto alla fine, come in tutta la Turchia è sempre molto basso, 20 Lt, ovvero 8 Euro!!!!
Inizialmente, non sapevamo se rimanere qui per tre o quattro notti, ma visto i posti e l’hotel, abbiamo optato per rimanere il più a lungo possibile, anche perché ad Istanbul, nostra prossima tappa, ci si può sempre andare con un facile volo da Roma, mentre per venire fin qui, bisogna mettere in conto almeno 7-8 ore di viaggio.
La nostra permanenza è volata, fra visite di musei e giri vari, sia a piedi che in moto, fra le varie formazioni e anche in questo caso, malgrado fosse un po’ carica, la moto si è comportata sempre bene, stabile e sicura, a parte quando incontravamo un po’ di sabbia alta o ghiaia, ed allora fra il peso e la bassa velocità, la ruota avanti tendeva inesorabilmente ad infossarsi, rendendo difficoltosa la guida, ma per fortuna, non siamo andati mai in terra .


L’ospitalità turca è stata anche qui la massima, quasi imbarazzante per quanto lo fosse. In poche ore, abbiamo fatto molte conoscenze con le persone del posto e qualsiasi nostro problema bisognava risolvere, erano sempre pronti a farsi in quattro per noi. Consiglio veramente a tutti un viaggio da queste parti, perché un luogo simile, abbinato all’ospitalità tipica della zona, è veramente difficile da trovare.
Il 26 mattina, purtroppo, abbiamo dovuto lasciare di buon ora Goreme e dirigersi verso Istanbul, dove purtroppo Giorgia riprenderà l’aereo ed in tutto questo, ci separano quasi 800 Km, da fare tutto di un fiato, a parte le soste per rifornimenti, ingrassaggio catena e mangiare qualcosa.
Il viaggio è stato bello per i primi 300 km, passando per i soliti campi lavorati e costeggiando un esteso lago salato.


L’unico problema avuto fino ad Ankara è stato il vento, continuo e talmente forte da farci quasi sbandare e rendere la guida della moto molto difficoltosa. A volte, tanto era la forza laterale, da farmi male il casco, schiacciandomi lateralmente il viso.
Per la seconda parte, oltre 400 km, abbiamo percorso tutti tratti autostradali, mantenendo una media di 100km/h e fermandoci solo per i rifornimenti ed andare in bagno.


L’arrivo è stato in serata, all’imbrunire, regalandoci uno scenario fantastico sull’intera città e sul famoso ponte sul Bosforo.
Anche in questa giornata, abbiamo percorso tanti km, con gran stanchezza a fine serata, ma felici di essere stati in sella tutto il giorno, un posto eccezionale ed invidiabile, per godersi e guardare con occhi diversi, tutto quello che ci circonda.
Ci vediamo a Istanbul!!!

mercoledì 31 agosto 2011

YouPosition.it

Ciao a tutti. Questa mattina, inauguro il nuovo servizio di tracciamento della strada da me percorsa, in modo da sapere in tempo reale, o meglio, quando invio l'sms, dove mi trovo e far dei commenti se volete.
Tutto questo grazie a YouPosition.it, servizio semplice e all'apparenza funzionale.....vedremo nel mentre!!
Per conoscere la mia posizione, basta andare sulla pagina 'DOVE SONO', e cliccare sulla mappa di Google Maps. Potete come ogni altra applicazione di questo tipo, visualizzare la mappa come meglio credete.
Mi spiace, di non essere venuto a conoscenza prima di questo servizio, ma la strada fatta fino ad ora è nota, attraverso i miei scritti sul blog.
Buon divertimento.
Ciao.






sabato 27 agosto 2011

Articolo 'Corriere dell'Umbria'

Vi giro il link, con il quale potrete visionare l'articolo integrale, apparso sul 'Corriere dell'Umbria', il 15 agosto scorso.
Ringrazio calorosamente Marco, per essersi prestato all'intervista a lui fatta ed aver immesso integralmente l'articolo, all'interno del forum del Motoclub Perugia 'Marco Papa'.






Album Foto

Finalmente ora, son riuscito ad inserire in modo corretto il link di Picasa, per visualizzare correttamente le foto. Basta cliccare nella sezione Foto e successivamente, cliccare sull'album evidenziato. Buona visione :)
P.S. In diretta da Istanbul!!!


Moschea blu

mercoledì 24 agosto 2011

Discovering Turchia

Vi scrivo da Goreme, Cappadocia, Anatolia centrale.
Siamo quì da due giorni, in questi fantastici luoghi, creati dalla natura.
Ci siamo lasciati sulla nave che da Atene, ci ha portati a Kos, ultima isola della Grecia, vicinissima alla Turchia. L'arrivo sull'isola è stato abbastanza movimentato, perchè pensavamo che fosse alle 6 del mattino, ed invece, alle 3.30 del mattino, annunciavano l'arrivo all'isola e noi ci siamo trovati alle 4 del mattino in una Kos che dorme e anche un pò fredda, assieme ai ragazzi che facevano 'mattina', in giro per locali. Dopo un breve giro in moto, abbiamo deciso di prendere possesso di una panchina con davanti a noi la moto e riposare un pò, alternandoci, fino all'apertura del porto, per poter imbarcare la moto in direzione di Bodrum, ovvero, Turchia.

Alle 7, andiamo in porto e scopriamo che la nave per passeggeri e veicoli, parte alle 16.30......un pò sconfortati andiamo a fare colazione e decidiamo sul da farsi. Che fare? Un giro nel paese? Non è possibile, la moto è carica e il deposito bagagli non c'è. Aspettare all'ombra? Siamo troppo stanchi e fà troppo caldo. Ed allora? Idea, troviamo un pò d'ombra sotto una pianta in riva al mare, piantiamo la tenda e ci laviamo in mare.....detto fatto, soluzione ottimale, in modo da poter riposare e mangiare qualcosa in tutta calma.
Verso le 14, smontiamo tutto ed andiamo al porto. Non ci rimane che comprare i biglietti, controllo documenti ed imbarcare noi e moto. Durante la traversata di un'ora e mezza, conosciamo altri biker, un turco con Tenerè nuovo, due portoghesi con Harley ed un greco con un vecchio GS..molto simpatici. Riusciamo a fare due chiacchere con tutta calma, perchè mentre la nave và, noi dobbiamo tenere le moto, causa mare mosso. All'arrivo a Bodrum, per il controllo documenti impieghiamo quasi un'ora e come mi aspettavo, all'uscita dal porto, con Giorgia e i nostri nuovi amici, andiamo a prendere un classico thè turco, offerto dal tipo del negozietto nel quale ci siamo seduti. Fra una chiacchera e l'altra, si fanno le 19 e noi dobbiamo fare 870 km ed il navigatore ci dà 13 ore di viaggio!!!!!!
Pariamo, ma dopo due ore, ci ritroviamo in una strada disastrata in montagna, in una zona abitata solo da poche persone e al buio, in più, inizia a far un pò di freddo. Iniziamo a cercare qualcosa per dormire ma nulla. All'improvviso una chimera, un Hotel iper nuovo, bellissimo, con ottime camere, wi-fi e per di più, riusciamo a far cena nel loro ristorante, tutto questo a 110 TL, ovvero, 43 Euro ca. :) La mattina, ci accorgiamo che siamo in un bellissimo tratto montuoso, con un'aria fresca e pulita e per di più, facciamo colazione a bordo piscina :) Salutato e pagato, partiamo con l'obiettivo di fare il maggior numero di km possibile. Lungo il tragitto abbiamo sbagliato strada, fatto strade pessime e scivolosissime, ma a sera, ci fermiamo a Konya, a 200 km dalla Cappadocia e dopo aver fatto 600 km e 9 ore di viaggio.
Siamo stanchissimi ma felici di essere arrivati fino a quì in un giorno. La città famosa per i Dervischi, non è affatto bella e l'albergo da noi scelto e segnalato dalla Lonely Planet non è il massimo. In compenso, conosciamo un dei ragazzi italiani molto simpatici, con il quale ci sentiremo di sicuro al mostro rientro.
Per la parte Cappadocia, preferisco fare un post, interamente dedicato a questi bei giorni in queste terre.
Un saluto a tutti, ciao.

lunedì 22 agosto 2011

20-08-2011. Nave Atene-Kos

Ora vi scrivo dalla nave che da Atene ci sta portando a Kos e logicamente, farò un copia e incolla dell’intero testo, poiché la connessione in nave non è possibile.
Il viaggio coperto questo pomeriggio, di ca. 150 km, da Nafplio, per l’esattezza da Tolo, dove si trovava il nostro campeggio, fino al porto di Atene, è stato abbastanza veloce, grazie ai ca. 100 km di autostrada coperta. In compenso, abbiamo sofferto un gran caldo, presenza costante in questi nostri spostamenti a corto e medio raggio di questi giorni.

L’arrivo al porto è stato facile, grazie al navigatore ovviamente, senza il quale sarebbe stato tutt’altro che facile, causa le scarse indicazioni stradali offerte un po’ in tutta la Grecia da noi visitata.

Per nostra fortuna la fila di mezzi che ci aspettavamo all’imbarco non c’era e dopo il controllo biglietti, siamo saliti al volo, parcheggiando la nostra amata moto di fianco una zona scoperta….spero che lungo la traversata non si bagni troppo con acqua e salsedine. Se così fosse, non aspetterò più di un’ora dallo sbarco, per poterla lavare a fondo, evitando danni alle parti di gomma e vernice.

Che dire, in questo momento sono felice di arrivare in Turchia, prendendo la prima nave in partenza da Kos, ma allo stesso tempo dispiaciuto di lasciare la Grecia, e questo sentimento l’ha anche Giorgia. In effetti, siamo stati molto bene, grazie ai splendidi paesaggi trovati lungo il nostro cammino e grazie alle persone incontrate nei vari campeggi, con le quali, si spera, mantenere un rapporto al nostro rientro in Italia.

L’atmosfera in nave, alle ore 01.11 della notte, come in ogni viaggio notturno in nave appunto, è sempre critica. Malgrado abbiamo scelto le poltrone, piuttosto che il passaggio ponte, per poter fare un viaggio più confortevole, siamo circondati da ogni tipo di persona che dorme in ogni modo. In terra senza nulla che copre il pavimento, persone che occupano quattro posti, fregandosene di tutto, altri che appoggiano i piedi nudi sui braccioli della poltrona di fianco, logicamente occupata. In bagno non va meglio e vi lascio immaginare……Non mi rendo conto se sono pignolo io o la maleducazione ormai è cosa comune e normale a tal punto da essere la regola o sono io un po’ sopra le righe, per quanto riguarda il viver civile….bhò????

Come al solito, spero di poter allegare un numero maggiore d’immagini al blog, confidando di trovare connessioni migliori di quelle trovate fino ad ora.

Per chi abita a Perugia, il mio amico Carlo del ‘Centro Servizi Porta Pesa’ , ovvero il negozio di fotografia prima della porta andando verso la stranieri, mi dedicherà un’intera vetrina, allestendola a mo’ di bacheca allegando le foto migliori che invierò a lui lungo il viaggio. Se avete tempo di passare ogni tanto da lì e dare uno sguardo, sarei felice. Magari, potete darmi una mano per poter scegliere gli scatti migliori per poter comporre la mostra fotografica che ho in mente di fare, assieme agli amici di ‘Emergency’, all’interno della Rocca Paolina al mio rientro.

Un saluto a tutti, ci sentiamo probabilmente dalla Turchia.

Ciao. J


venerdì 19 agosto 2011

Lascio il Peloponneso

Oggi lasciamo il Peloponneso, dopo molti giorni di permanenza e vari giri in città meravigliose, direzione porto di Atene, per imbarcarci alla volta dell'isola di Kos, dalla quale prenderemo una nuova nave che ci porterà in Turchia. Abbiamo deciso questa soluzione, perchè via terra, risalendo l'intera Grecia per entrare in Turchia dal nord ed andare in Cappadocia, che si trova nella zona centrale della Turchia, per poi risalire fino ad Istanbul, ci sembrava veramente troppo, considerando le strade, il tempo a disposizione e la quantità di chilometri da fare. In questo modo, potremo vedere con più calma le città che man mano passeremo.
Ci siamo lasciati  a Githio se non sbaglio. Nel frattempo, siamo stati a Monumvasia, una sorta di Mont-Sant-Michele della Grecia. E' una città fortificata su di una piccolissima penisola, collegata con la terra ferma da una lingua di terra, asfaltata e quindi percorribile agevolmente, malgrado il gran numero di macchine presenti e la 'mole' della mia moto.
Per arrivare da Githio a quì è stato abbastanza facile, in circa 1,5 ore di belle strade, ma col fondo stradale un pò consumato ed un pò di traffico di turisti come noi.
Da Monumvasia, abbiamo scelto come meta successiva Nafplio, dove ora ci troviamo. Abbiamo scelto di rimanere quì per due notti, in modo da poter vedere la città, ricca di palazzi in stile veneziano ed un bel porto turistico, in tutta calma e visitare la mitologica città di Micene, affascinamte e ricca di storia....
La strada per arrivare quì è stata bellissima, attraversando sia la costa, con le sue numerose calette e baie, con la loro acqua cristallina, a passi montuosi fino a 1.100 mt. Bella sì, ma non facile!!!! Abbiamo impiegato, per coprire quasi 170 km, ca 4 ore e mezza!!! Abbiamo fatto tornanti, passi montuosi appunto, lunghi tratti di sterrato e per nostra fortuna non impegnativi, altrimenti con la moto iper carica e per di più in due, iniziava ad essere troppo, tutto condito ad una temperatura di oltre 30 gradi. Non vi dico come siamo arrivati al campeggio, stanchi ma estremente felici.
Ieri, tra l'altro, abbiamo conosciuto 2 coppie di ragazzi in moto, se non erro di Cuneo, uno con la bandit 1200 e l'altro con l'Africa Twin, esattamente come la mia, cambiava solo il colore.
Scambiate due parole, per capire che giri abbiam fatto ed opinioni tipiche da motociclisti, dopo circa un'ora, si presentano da me in tenda chiedendo un piccolo aiuto. L'Africa Twin di Fabio era incredibilmente morta, non dava nessun segno di vita, quando fin dalla sera prima andava benissimo.
Ci siamo detti ok, iniziamo ad andare per gradi e capire cos'è, del resto l'AT non può morire così.
Affianchiamo la mia moto e colleghiamo le duue batterie, niente.OK.
Allora controlliamo i fusibili, tutto a posto, la moto continua a non dare segni di vita.
Guardiamo i contatti del regolatore di tensione, scambiamo le batterie e niente. Dopo circa un'ora, ormai sconfortati e destinati a chiamare un meccanico della zona, chiamiamo come ultimo tentativo il loro meccanico....è in ferie.OK.
A questo punto, penso di provare l'ultima carta, chiamo i miei meccanici, dell'Officina Papa, per capirsi e magicamente mi risponde Paolo, alle 10 del mattino del 18 agosto....l'Italia che lavora!!
Ci salutiamo e spiego a lui cosa ha la moto ed in meno di un minuto lui capisce e mi spiga cos'è....magicamente scopriamo, come dice lui, che i connettori del 'relè'? dell'accensione sono fusi!!!!
Sistemiamo come dice lui e la moto parte. Che dire, l'ho richiamato, ringraziandolo tantissimo e che dire, meccanici come loro non ce ne sono. Grazie ancora.
Ora vi lascio con qualche foto.
A presto, ciao.
Putroppo come al solito la connessione è lenta. Scusatemi ma non riesco a caricare altre foto. Cerco di fare il possibile quanto prima!!

lunedì 15 agosto 2011

Grecia on the road...

....il viaggio continua benone....ad oggi ho fatto ca. 1.500 km ed ora mi trovo al sud del Peloponneso, terra nativa di molteplici storie e leggende. Vi scrivo all'ombra di un ulivo, all'interno di un campeggio a Githio. La moto si comporta al meglio e pensate, malgrado siamo in due, con tre valigie dietro, due davanti, pneumatici di scorta, etc. etc., la moto è passata dai 'soliti' 18 Km/Lt a 16 Km/Lt.....l'Africa Twin è davvero una gran moto.
Ieri abbiamo coperto l'ennesimo trasferimento, da Methoni a sud ovest del Peloponneso, fino a quì, passando per Sparta. la strada è stata fantastica, direi la migliore fino ad ora, perchè per raggiungere Sparta ( gran delusione di città ), bisogna percorrere ca.  60 km di strade di montagna, fino a ca. 1.700 s.l.m. e vi assicuro che i paessaggi sono mozzafiato.
Domani ci sposteremo a Monemvasia, gioiello pargonato a Mont-saint-Michele in Francia.
Il 17 invece, dovremmo iniziare a risalire il Peloponneso e pernottare dalle parti di Micene, ma è ancora tutto da vedere.
Per ora vi lascio, ringraziando tantissimo Emergency Perugia, con questo cartello da loro composto, esprimendo appieno, la mia vicinanza a loro.
Un grazie a tutti voi che mi seguite, a presto.
Ciao.
Aggiungi didascalia

venerdì 12 agosto 2011

.......il viaggio continua bene!!! :)

Finalmente sono riuscito ad aggiornare un pò il blog, ma non lo farò del tutto, ovvero con immissioni d'immagini, per il semplice motivo che sono sempre a corto di batteria con il pc, dovendolo caricare quando posso con l'inverter, con la moto in movimento ed in più, la connessione da questo campeggio non è il massimo.
Mi trovo in questo momento a Cefalonia, con esattezza a Sami, già dall'altro ieri, e domani andremo a Killini, per girare la parte sud del Peloponneso. Che dire, fino ad ora, il viaggio stà andando molto bene, una vacanza in poche parole, doverosa direi, per ricaricare a pieno le mie batterie, molto più scariche del mio pc, per poter affrontare con tutte le forze del caso, il viaggio fino in Mongolia.
Giorgia, neo motociclista, si stà comportando molto bene, davvero. L'Africa Twin, và alla grande e come immaginavo, la mia impostazione da viaggio, con annessi gli pneumatici di scorta, suscita molto scalpore!! Non potete immaginare, quante persone mi fermano per chiedere di tutto e di più.
Nel frattempo, stò girando alcuni filmani che vi mosterò senza montaggio e scattando decine di foto, per la gioia degli sponsor, amici e motoclub, a cui rivolgo ancora un ringraziamento.
Cercherò di aggiornare il blog domani o dopodomani, connessione permettendo, dal campeggio in cui andremo a dormire.
Un saluto a tutti voi, a presto.

mercoledì 10 agosto 2011

- Partenza Perugia-Ancona-Igumeniza. Ore 12 da P.zza Italia, Perugia


…..finalmente il giorno è arrivato e come prevedevo, la ‘sera’ prima, a letto tardi, ca.le 3 del mattina e sveglia alle 5, per riuscire a completare in tempo tutto il lavoro che mi è rimasto da fare per il viaggio, compresa la borsa!!

Man mano che carico la moto, mi rendo conto che il peso è veramente eccessivo ed inizio ad avere il timore di sforzare fin troppo la mia Africa Twin. Allora penso e ripenso, ma ormai i bagagli son questi ed altro non posso fare, se non bilanciare al meglio il peso.

In effetti, nel momento in cui parto per andare su in P.zza Italia, mi aspettavo una moto molto instabile e difficoltosa da guidare. Invece la moto, risulta stabile, magicamente il manubrio non balla, se non nei momenti precedenti l’arresto e nelle curve strette a basse velocità. E’ proprio vero che l’Africa Twin è un mulo, capito solo ora….tu la carichi ben oltre i limiti scritti sul libretto di circolazione J e lei ti ripaga magnificamente.

Ma veniamo all’arrivo in P.zza Italia. Alle 10.45 ca. parcheggio la moto di fianco il palazzo della provincia e di fianco alla statua di Vittorio Emanuele. In questo momento, ho uno smarrimento, quasi come se la persona che stesse guidando la moto non fossi io, quasi come se P.zza Italia non la riconoscessi. Questo mio stato è causato da un mix di stati d’animo, paura di partire, gioia di partire, sfinimento fisico e mentale, derivato dal lavoro mio personale e dalle ultime giornate intense di preparazione della moto, nervosismo nel vedere gli amici e coloro che mi hanno sostenuto, non perché vedo tutti, ma perché ho la voglia di condividere con tutti questi momenti, in quei pochi minuti che mancano prima della partenza.

Al mio arrivo trovo il mio caro amico Stefano, assieme con la sua compagna, e qualche amica di Emergency Perugia che ancora ringrazio per la loro calorosa partecipazione e sostenimento al mio viaggio.

Pian piano, arrivano tutti gli altri amici, mia madre, incredibilmente non tesa, i ragazzi del Motoclub Perugia ‘Marco Papa’, a cui sono sempre più legato, Carlo dell’agenzia fotografica di Porta Pesa, Federico e ragazza di Spazio Moto, ed alla fine, in leggero ritardo anche Giorgia, con il quale condivido parte del viaggio, fino ad Istanbul, Paolo-Tommaso-Nicola Brunelli, inseparabili amici del lavoro. Devo ringraziare in particolare Paolo, mio caro amico, il quale, malgrado tante difficoltà che sta avendo, è venuto a salutarmi felice di essere lì con me.

Tra una chiacchera e qualche foto, le 12 sono arrivate e con un brindisi finale, porta me e Giorgia alla vestizione con abiti da moto e partiamo.

E’ stata molto bella la partenza, con tutti riuniti di fianco a noi in moto, ad applaudirci. Questo mi ha dato molta carica e felicità.

Il viaggio verso Ancona è stato breve, caldo e con la stanchezza e la fame che prendeva il sopravvento su di noi. Per fortuna le 16 ore di nave, fino in Grecia, sono servite per farci riposare un po’.

Concludo, ringraziando tutti voi, nessuno escluso, dagli sponsor a chi mi ha sostenuto e consigliato, agli amici e hai miei genitori che non mi hanno mai creato problemi, criticando il mio viaggio, a Giorgia, che ha accettato con felicità la mia proposta di venire con me, fino al termine delle sue ferie.

Seguitemi lungo il viaggio sulla pagina Facebook MotoLifeTravel e sul mio blog, scrivete tutto ciò che desiderate scrivere, ed io sarò a felice.

A presto, un saluto tutti voi.

lunedì 8 agosto 2011

Ringraziamenti

Finalmente il gran giorno è arrivato...si parte, direzione Mongolia. In questo momento ho un mix di emozioni, paura, gioia, nervosismo, condito da stanchezza derivata dal lavoro personale e dall'organizzazione del viaggio, ora come ora, anche fame :) , ma questo è altro discorso.
Fra poche ore parto, con la moto super carica, grazie anche a Giorgia....e con il pieno nel serbatoio.
In questi momenti, vorrei ringrazie tutti, nome per nome, ma siete davvero troppi, dai ragazzi del motoclub a quelli dell'officina 'Papa' (vi assicuro che a breve metterò all0interno del a sezione 'officina', una dettagliata descrizione degli interventi fatti), dal fabbro che mi ha aiutato nella messa a punto della moto a tutti gli amici.
Vorrei ringraziare i miei genitori che come sempre hanno accolto le mie decisioni ed in particolare mia madre, che più da vicino ha dovuto sopportare i miei svariati stati emotivi che mi hanno portato ad oggi, insieme al cambiamento del viaggio, effettuato circa 2 mesi fà.
Che dire, sono pronto, seguitemi sul blog....vi prometto che appena posso, aggiornerò con foto e scritti vari (sembro Pascoli ).
A presto, ciao a tutti.

giovedì 4 agosto 2011

Vigili avvisati, mezzo salvato (io)...

Questa mattina ho anche parlato con i vigili del centro, dicendomi che non ci sono problemi e nel caso fossimo in tanti (lo spero), manderanno una macchina per presenziare la partenza...Ovviamente non ho detto nulla del prosecco, ecc. ecc. :)
Vi aspetto tutti in Piazza Italia, dalle 10.45 fino alle 12.00 ca.
Ciao a tutti!!!

mercoledì 3 agosto 2011

Emergency

Ancora un grazie ai ragazzi di Emergency Perugia, i quali con entusiasmo disarmante, hanno accolto la mia proposta di poter essere presenti al momento della partenza. Grazie a questo viaggio, si stanno intrecciando contatti ed amicizie che di certo, saranno durature nel tempo.
Ancora grazie.
Francesco.
http://www.emergency.it/index.html

Sono molto contento :)

Oggi è stata una giornata proficua, ovvero, EMERGENCY ha accettato l'inserimento del loro logo e link, all'interno del mio blog e questo, mi riempie di gioia, poichè in questo modo, si sono incontrate due realtà, se pur molto diverse fra di loro, vicine a mio avviso, come spirito di affrontare la vita e serietà a tutto tondo.
Quindi un grazie sentito a Federico Giupponi di Emergency Milano.
Altra buona notizia, ho finalmete pianificato per bene, insieme al mio amico Carlo Chiecchi, del centro servizi Porta Pesa, su come affrontare l'archiviazione di foto e video, per poi lavorarci sopra, per poter fare una mostra fotografica ben fatta al mio rientro. Nel frattempo, con estrema cortesia e disponibilità, potrete vedere le foto del mio viaggio, affisse alle porte-finestre, di fianco alla porta d'entrata del 'Centro Servizi', per intendersi 'Foto digital discount' di Porta Pesa, Perugia.
Come al solito, vi aspetto dalle 10.45 di lunedì 8 agosto in P.zza Italia, Perugia.....
Ciao a tutti.

venerdì 29 luglio 2011

Visti arrivati!!!

Finalmente questa mattina, ho ricevuto il visto per la Mongolia, completando i documenti, assieme al visto Russo, per il passaggio in tranquillità (almeno si spera) delle frontiere che incontrerò lungo il percorso.
Ad oggi, devo solo capire meglio la sistemazione dei bagagli, visto che per il primo tratto siamo in due e poi in solitaria, ed inserire una barra di rinforzo trasversale alle borse laterali in alluminio.
Tutto questo verrà inserito nella sezione'officina', in fase di allestimento.
Un grazie a voi tutti ed alla Nazione Umbria, per aver inserito un'articolo su di me.
http//www.lanazione.it/umbria/cronaca/2011/07/28/552545%2Dlaureato_sommelier.shtml

giovedì 28 luglio 2011

PARTENZA

Per tutti coloro che hanno il piacere di prendere parte alla partenza, avrà luogo, come già detto, in
PIAZZA ITALIA ORE 12, in onore del 150° anno!!!!! Sperando che i vigili siano clementi, dovremmo metter sù un bel casino :) e come detto, festeggeremo con birra e spumante, con relativa benedizione di moto e pilota!!
Vi aspetto e se potete, portate con voi un tricolore, piccolo o grande che sia e magari, per chi la possiede, venga in moto, okkkk??
Ciao a tutti!!

...manca poco.

Ormai manca poco, 11 giorni per l'esattezza e i preparativi, sono ormai al termine. Giorno per giorno, comunque, mi accorgo che c'è sempre qualcosa da fare di nuovo, una piccola miglioria alla moto, piuttosto che capire meglio come disporre i bagagli ed insieme a tutto questo, il lavoro (personale) và avanti....meglio :)
Il visto Russo è arrivato la settimana scorsa e mi fà strano vedere sul mio passaporto, un semplice'adesivo' in carta che occupa un'intera pagina, mi abbia fatto sudare sette camicie per ottenerlo!!
In questi giorni il mio passaporto è ancora in viaggio, per quel di Torino, per l'ottenimento del visto Mongolo e in teoria, fra martedì e giovedi, arriva a casa.
Una volta partito, mostrerò con varie foto, nella sezione 'Officina', come si comportano le varie migliorie da me apportate e come si comporta la moto, dopo aver effettuato la cura di bellezza alla 'Motofficina Papa' di Perugia.
Ciao a tutti.

giovedì 7 luglio 2011

Ottenimento visto Russo

Finalmente ieri pomeriggio, ho spedito tutti i documenti necessari, per poter entrare in Russia....non è stato affatto facile e per di più, ho ottenuto il visto con 2 entrate ed uscite, fondamentali per poter effettuare il passaggio in Mongolia. Nel giro di due settimane, dovrei ricevere il tutto a casa.....speriamo.
Nel frattempo, ho creato la pagina Flickr, per poter avere una risorsa in più per l'archiviazione delle foto e video.
A presto, ciao.

martedì 28 giugno 2011

Visti?? Quante difficoltà

Proprio questa mattina, sono passato nuovamente all'agenzia viaggi, per chiedere quali informazioni abbiano raccolto per poter effettuare questi tanto agognati visti. Per Mongolia e Kazakistan, nessun problema, mentre per la Russia qualche problema c'è!!....ma come, il nostro 'amato presidente del consiglio' , non diceva che i rapporti con loro erano eccezionali?? Sarà, ma ad oggi per poter avere un loro visto, bisogna presentare una lunga serie di documenti e come se non bastasse, per una sola entrata!!!v
In teoria, altre soluzioni non ne trovo, se non quella di cambiare percorso e far sì che in Russia entri una sola volta........................
P.S. Qualcuno sà come inserire la barra degli strumenti all'inetrno del blog?? Grazie,
Ciao

venerdì 24 giugno 2011

....Il lavoro continua...

Cari amici, anche oggi  ho lavorato abbastanza per portare avanti il mio nuovo blog, renderlo piacevole e funzionale. Nel frattempo, ho ulteriormente pianificato, aggiungendo piccoli tasselli al mio viaggio che come avrete capito parte da Perugia, destinazione Mongolia. Penso di lasciar stare l'idea di far tutto via terra fino in Turchia, ma prendere un traghetto al 'volo' da Ancona, direzione Grecia (mai vista), girarla quanto possibile e dirigersi verso Sofia (Bulgaria, per chi ha la geografia un pò arrugginita!!) e da lì, gas a martello verso la Turchia :)) ....i progetti fino e le pianificazioni dell'intero viaggio, vanno a gonfie vele e presto renderò noto litinerario nei suoi dettagli di percorso. Nel frattempo, vi anticipo il percorso di andata che affronterò:
Imbarco ad Ancona o Bari-Grecia-Bulgaria-Turchia-Georgia-Russia-Kazakhstan-Mongolia.
Per il viaggio di ritorno, dovrò necessariamente ripassare per la Russia e li capirò, funzione tempo a mia disposizione e condizioni meteo, il percorso che più mi piace. Le alternative, comunque, sono due:
Passare dall'Ucraina-Ungheria-Slovenia o 'prenderla' da più in sù, ovvero, Lettonia-Lituania-Polonia-Rep.Ceca-Austria.....
In merito, si accetta qualsiasi suggerimento e consiglio!!!

...a Campo Imperatore...

Questa sopra è la mia bella che mi accompagnerà lungo il viaggio :)
Un saluto a tutti. A presto,
Francesco.